martedì 21 luglio 2009

Harley davidson Road king 2009 1800 cc

Abbiamo provato una rarissima Harley del programma Custom Vehicle Operations, una "special di serie" con motore impressionante e prezzo da nababbi New Jersey (USA)
- Un gruppo di tecnici della Harley-Davidson appositamente selezionati presso gli stabilimenti di York (Pennsylvania) e Kansas City (Missouri) creano ogni anno motociclette esclusive, in serie limitata, per il programma Custom Vehicle Operations (CVO).
Curati in ogni dettaglio e dotate di propulsori elaborati con le parti performanti Screamin' Eagle, i modelli CVO vengono proposti ogni anno in tirature limitate che vanno letteralmente a ruba. I quattro nuovi modelli previsti per la gamma 2008 saranno ancora più esclusivi, vista anche la disponibilità estremamente ridotta, degli esemplari della serie 105th Anniversary Edition CVO. I modelli Harley-Davidson CVO saranno spinti dal nuovo Twin Cam 110 ad alte prestazioni e accomunati dal prezzo, decisamente più elevato delle già costose versioni di serie: lo Screamin' Eagle Road King, lo Screamin' Eagle Ultra Classic Electra Glide, lo Screamin' Eagle Softail Springer e lo Screamin' Eagle Dyna. Abbiamo provato, nelle campagne del New Jersey, la FLHRSE Screamin' Eagle Road King, giunta alla sua quarta generazione per il 2008.
Una tourer con un motore infinito e dettagli di gran lusso (tutti rigorosamente scelti nel catalogo accessori di Harley-Davidson), oltre al propulsore Screamin' Eagle Twin Cam 110 c.i. (oltre 1.800 cc) con trasmissione Cruise Drive a sei marce: per portarne a casa una, ammesso che siate tra i fortunati a cui verrà assegnata, dovrete sborsare 31.500 euro.
Come è fatta
Ha un nome lunghissimo: FLHRSE Screamin’ Eagle Road King CVO. Ed è una tourer eccezionale, che offre a chi già ama le Harley la possibilità di fare del turismo con un mezzo unico (pochissimi esemplari al mondo) e dotato di tutto ciò che si può installare su questo modello. Esteticamente caratterizzata da una colorazione aggressiva e molto accurata, la Road King CVO beneficia di tutte le migliorie apportate alla famiglia Touring per il 2008: ha un serbatoio maggiorato a 22,7 litri, impianto frenante Brembo e sistema di accelerazione elettronico “ride by wire”. In aggiunta, ha l’ABS di serie, il sistema Isolated Drive System che migliora la fluidità di guida in fase di accelerazione, a velocità di crociera e durante i cambi marcia e il nuovo, entusiasmante propulsore Twin Cam 110 da 1.800 cc. Questo bicilindrico è abbinato al cambio Cruise Drive a sei rapporti, ha una frizione irrobustita e dotata di comando idraulico e una ciclistica con sospensioni regolabili (le posteriori sono ad aria), tre freni a disco flottanti con ABS e una coppia di cerchi Road Winder in alluminio forgiato e cromato. Il modello Screamin’ Eagle Road King sarà disponibile in tre esclusive combinazioni cromatiche: 105th Anniversary Crystal Copper/Black Diamond (in serie numerata); Twilight Blue/Candy Cobalt con grafiche Ghost Flame; Black Diamond/Silver Dust con grafiche Ghost Flame. Telaio e forcellone sono in tinta con i diversi allestimenti.




Come va
Diciamo subito che questa non è un’Harley come le altre: perché va molto più forte, ha un propulsore con un tiro spaventoso, che riprende i giri con una rapidità impressionante, ma anche freni molto potenti. Per questo, non è una moto facile e non mette subito a proprio agio: è pesante, e il manubrio è largo ma richiede spazio per le manovre. La frizione idraulica stacca in modo un po’ brusco: figlia delle corse di accelerazione, mal si adatta alla filosofia comunque turistica del mezzo. Che però fa dimenticare rapidamente di avere borse e parabrezza: una volta avviato, prende giri in modo esuberante e raggiunge in un lampo il limitatore, posto a 5.500 giri. Pur avendo molta coppia a qualunque regime, a 3.000 giri il motore esplode letteralmente, ma vanta anche una “schiena” impressionante quando si spalanca il gas ai bassi regimi. Rispetto alla Road King standard si sta seduti più in basso e più verso il serbatoio: una postura più adatta alla guida sportiveggiante, che però non è assecondata dalle sospensioni, tarate troppo soffici: così, anche se il motore consente di raggiungere subito velocità elevate, la moto in curva ondeggia troppo e ispira poca fiducia, soprattutto sulle prime. Inoltre l’impianto frenante, molto potente, sarebbe forse coadiuvato da una forcella meno cedevole e più appropriata alle prestazioni del mezzo. Una nota, infine, sull’ABS che sui modelli Screamin’ Eagle è di serie: quasi impeccabile nel funzionamento (anche tenendo presente la massa del mezzo), accusa un lievissimo ritardo nell’intervento e allunga gli spazi d’arresto, problema comune a impianti di questo tipo.

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