sabato 1 agosto 2009

Harley Davidson Gamma 2010




La gamma Harley-Davidson si rinnova e propone ben quattro nuovi modelli, attesi per il 2010. Non si tratta di novità assolute, piuttosto di versioni riviste e aggiornate per stile e contenuti, ma che mantengono inalterati i tratti caratteristici della Casa di Milwuakee. Vediamo di cosa si tratta:

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Harley-Davidson Electra Glide Ultra Limited

La touring per eccellenza, regina della gamma Harley, offre ora prestazioni maggiorate, grazie al motore Twin Cam 103, che eroga l’11% in più di coppia rispetto al motore Twin Cam 9installato sui modelli Touring di serie, con un conseguente e significativo miglioramento delle prestazioni. L’impianto frenante Brembo con ABS, doppio disco anteriore e singolo posteriore, le manopole riscaldabili, l'antifurto Harley-Davidson Smart Security System, la griglia portapacchi sul bauletto Tour-Pak, le borse interne per borse laterali e Tour-Pak e la presa di alimentazione da 12V/15amp posta nel bauletto, sono tutti elementi di serie sul modello Ultra Limited, mentre precedentemente erano opzionali.

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Harley-Davidson Dyna Wide Glide

Il Dyna Wide Glide 2010 è un nuovo modello Harley-Davidson Dyna caratterizzato dallo stile inconfondibile dei chopper “old-school”. Il manubrio “Drag bar” e i comandi a pedale in posizione avanzata riescono a conferire al pilota la giusta postura da “easy rider”. Le altra caratteristiche di questo modello sono i cerchi a 40 in colore nero, con raggi cromati, l’altezza sella di soli 680mm, lo scarico cromato con paracalore Tommy Gun, sissy bar in colore nero e parafango posteriore accorciato all’essenziale.

Harley-Davidson Fat Boy Special

Rifinito in cromo satinato e in black denim, il Fat Boy Special è dotato di una sella rimodellata e di un manubrio che contribuiscono a fare in modo che il pilota sembri parte della moto. Rispetto all’originale Fat Boy, la nuova Fat Boy Special è ora più dark e ancora più bassa.

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Harley-Davidson XR1200X

Questa Harley prende spunto da una delle moto da corsa più affermate nel mondo, la XR750 e la XR1200. Anche la nuova XR1200X non vuole essere da meno. In particolare per quanto riguarda il look, aggressivo al massimo: il motore nero, le forcelle a steli rovesciati, il codino, il serbatoio e il parafango di colore nero opaco sottolineano al massimo la cattiveria di questa particolare “sportiva”. Oltre all’aspetto però c’è anche tanta sostanza: gli ammortizzatori Showa a taratura sportiva e i freni a disco offrono un controllo più sicuro e una frenata più efficiente, mentre i potentifreni Nissin, insieme ad una superba ergonomia di guida, la rendono adatta a qualsiasi percorso.

Dal sito Virgilio motori.
Harley-Davidson 2010
Martedì 28 Luglio 2009

Pronte le novità Harley per l’anno venturo. Dopo aver rivoluzionato le touring quest’anno a Milwaukee hanno messo mano alle altre moto della gamma. Poche rivoluzioni ma tanto carattere.
Stefano Cordara

Il momento non è così brillante da lanciarsi in voli pindarici e Harley-Davidson ha già fatto molti sforzi nel 2009 per rivoluzionare la famiglia touring. Per il 2010 quindi si concentra su altri modelli della sua sterminata gamma con qualche nuovo arrivo e parecchi aggiornamenti. Eccole nel dettaglio, per ora. Per sapere come vanno non dovrete aspettare molto. Presto saremo a Milwaukee a provarle.


XR1200X La più sportiva tra le Harley si dà un ulteriore tocco di aggressività, con questa nuova versione X. La colorazione "all black" è di sicuro la cosa che salta più all’occhio ma la 1200 X porta in dote anche nuove sospensioni. Gli ammortizzatori sono a gas con serbatoio separato e regolazione dell’idraulica. Anche la forcella è nuova e sebbene il comunicato non lo scriva pare proprio che sia dotata anche lei della regolazione del precarico, almeno a vedere quella vite piazzata alla base dello stelo che sulla vecchia versione era assente. Il motore 1200 da 90 cv è confermato in toto.


ELECTRA GLIDE ULTRA LIMITED Nome in codice FLHTK, tanto per cambiare restiamo nelle sigle incomprensibili di Harley-Davidson. La sostanza dice invece che questa "limited" è una Ultra speciale che prende, almeno in parte, molti particolari da quella che era la CVO dello scorso anno. A partire dal motore da 103 pollici cubi (1.700 cc) capace di erogare più cavalli ma soprattutto una coppia di 136 Nm a 3.500 giri. Il cambio a sei marce riceve un ingranaggio elicoidale anche sulla quinta marcia (prima sempre soggetta ad un fastidioso fischio) per aumentare la silenziosità. Aumentano ovviamente anche la dotazione con manopole riscaldate, bauletto e borse laterali Tour Pack con presa di corrente, cerchi a 28 razze, nuovo fondo della strumentazione, e verniciatura bicolore dedicata espressamente a questo modello.






DYNA WIDE GLIDE è un nuovo tassello della gamma Dyna e riporta in auge il chopper nella sua essenza più pura. Gommone generoso (180) al posteriore e gommetta smilza all’anteriore, cerchi a raggi e forcella (con steli da ben 49 mm) molto inclinata (34°), sella rasoterra (solo 680 mm). Anche il suo motore da 1570 cc riceve un nuovo ingranaggio della quinta marcia con denti elicoidali per migliorare la silenziosità. Il manubrio è un "Drag Bar" con cablaggio integrato.


FAT BOY SPECIAL Ennesimo elemento della gamma "dark" di Harley-Davidson, la Fat Boy Special è più bassa della versione da cui deriva. Gioca alla grande sulla alternanza tra il nero e il satinato. Gomme extra large (200 al posteriore, 140 all’anteriore) piazzate su cerchi lenticolari. Il motore in questo caso offre 125 Nm di coppia a 3500 giri e come tutti i V2 della serie "grande" adotta il nuovo ingranaggio della quinta a denti elicoidali.



Dal sito del Sole 24 Ore

http://www.motori24.ilsole24ore.com/Moto-Novita/2009/07/harley-davidson-Electra-Glide-Ultra-Limited-Dyna-Wide-Glide-Fat-Boy-XR1200.php

Mario Cianflone
La casa americana sfida i tempi di crisi e svela quattro nuove motociclette: Electra Glide Ultra Limited, Dyna Wide Glide, Fat Boy e XR1200



Quattro nuovi modelli per Harley-Davidson. Il gruppo americano sotto pressione per la crisi (ha chiuso il secondo trimestre con una contrazione delle vendite in tutto il mondo del 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e gli utili sono scesi a 19,8 milioni di dollari) svela la gamma 2010 dove spiccano le rinnovate Electra Glide Ultra Limited, Dyna Wide Glide, Fat Boy e XR1200. Andiamo per ordine. Il modello Electra Glide Ultra, al vertice della nuova gamma, è dotato, di serie, di elementi che normalmente sono disponibili soltanto come optional. Monta il motore Twin Cam 103 che però è stato modificato ed eroga l'11% in più di coppia (136 Nm a 3500 giri/min) rispetto al motore Twin Cam 96 installato sui modelli Touring di serie, con un conseguente e significativo miglioramento delle prestazioni. L'iniezione elettronica è sequenziale, mentre il propulsore è fissato al telaio tramite supporti elastici ed è abbinato ad un cambio Cruise Drive a 6 marce, con il rapporto più alto di riposo per la guida in autostrada. Proprio sulla trasmissione, la novità per il 2010 è l'ingranaggio elicoidale anche sulla quinta marcia. Il sistema di scarico 2-1-2 è stato progettato per minimizzare l'esposizione, del pilota e del passeggero, al calore e l'Ultra Limited è dotato di deflettori intermedi posizionati in prossimità della sella per isolarli ulteriormente. L'impianto frenante è realizzato da Brembo ed è equipaggiato con Abs, doppio disco anteriore e singolo posteriore. Nella dotazione di serie si trovano: manopole riscaldabili, antifurto Smart Security System, griglia portapacchi sul bauletto, borse interne per borse laterali e presa di alimentazione da 12Volt per 15ampere posta nel bauletto. Una speciale verniciatura bicolore sarà disponibile solo per l'Ultra Limited, che è anche dotata di specifici cerchi in lega di alluminio a 28 razze con cromatura a contrasto, di una nuova strumentazione "effetto titanio" e di fregi Ultra Limited posizionati in cinque punti diversi.
Completamente rinnovata, la Dyna Wide Glide si presenta con uno stile chopper molto retrò, di scuola classica, con cerchi a raggi.
La moto esibisce una livrea nera dove spicca un corto parafango posteriore, un sissy bar nero e uno scarico 2-1-2 con paracalore «Tommy Gun».
Su richiesta è possibile ottenere una verniciatura speciale con motivo a fiamme arancioni e gialle. Forse non elegantissima ma adeguata alla moto. Questa H-D, dal marcato sapore Easy Rider è spinta dal classico bicilindrico Twin Cam 96 che eroga una coppia massima di 126 Nm a 3500 giri/minuto.
Il motore è rifinito con una verniciatura a polvere nera con coperchi valvole e frizione cromati.
Il cambio Cruise Drive a 6 marce è ora dotato del nuovo ingranaggio elicoidale anche sulla quinta marcia per una maggiore silenziosità.
I dettagli stilistici della Dyna Wide Glide comprendono l'alloggiamento della batteria sotto la sella, gli ammortizzatori posteriori a vista e il serbatoio carburante da 17,3 litri con il tachimetro installato sulla console carburante.
Tra le caratteristiche spicca l'altezza sella a soli 680mm da terra grazie alle sospensioni anteriore e posteriore ribassate, la forcella da 49 mm inclinata di 34 gradi, i cerchi a 40 raggi in acciaio, in colore nero con raggi cromati, gli specchietti e corpo faro neri che si intonano ai riser e il manubrio "Drag bar", il serbatoio carburante inclinato di 19mm per mettere in risalto il profilo chopper della Wide Glide e infine la sella monoposto ribassata con sellino del passeggero separato.La rinnovata Fat Boy Special è una versione "dark" e ribassata di una motocicletta che è ancora una vera icona del segmento "pesi massimi custom". Rifinita in cromo satinato e in Black Denim appartiene alla gamma Softail contraddistinta dalla caratteristica sospensione posteriore il cui design riproduce fedelmente le linee di un telaio hardtail d'altri tempi (senza sospensioni posteriori), ma il comfort e la tenuta di strada sono assicurati da una sospensione moderna celata sotto lo chassis. Il motore è il noto bicilindrico Twin Cam 96B, alimentato a iniezione elettronica sequenziale, dotato di contralberi di bilanciamento per ridurre le vibrazioni, fissato al telaio tramite supporti rigidi. Eroga 125 Nm a 3500 giri/min.
Il propulsore ha un look cattivo. È, infatti, rifinito con una verniciatura a polvere nera con coperchi valvole e trasmissione primaria in cromo satinato.
Infine, la nuova XR1200X è una moto interamente rinnovata che riprende la filosofia costruttiva della XR750, modello da corsa tra i più affermati al mondo. Evoluzione del concetto XR, si arricchisce di uno stile grintoso. L'alloggiamento del motore, la forcella a steli rovesciati, il codino, il serbatoio e il parafango, tutti in colore nero opaco gli conferiscono un aspetto più "cattivo". La moto, dal sapore e dalla impostazione europea, nasce per dare fastidio alle nipponiche più accreditate. Monta un motore a iniezione da 1.200 cc equipaggiato con sofisticato sistema di raffreddamento delle teste ad olio. Il cambio è a cinque marce e set di pneumatici, mentre gli pneumatici Dunlop Qualifier sono realizzati ad hoc questi per questo modello. Il look, da vera dirt bike, traspare alla prima occhiata: verniciatura e la grafica retrò riflettono il retaggio Harley, mentre il contachilometri stile flat track, il sistema di scarico, il codino e le ruote esprimono un'impostazione decisamente moderne.





Dal sito Motorbox
http://www.motorbox.com/Moto/VisteeProvate/HarleyDynaWideGlideeFatBoySpecial_prova.html

PASSIN PASSINO
Non è certo questo il momento di lanciarsi in rivoluzioni della gamma o nel lancio di novità mirabolanti. Anche per un colosso da 300.000 moto all’anno come Harley, il mercato è quello che è. Per cui, quando si è trattato di aggiornare la gamma per il 2010, a Milwaukee ci sono andati un po’ cauti. Le novità non sono così numerose, ma la famiglia delle Big Twin Harley si completa comunque con dei nuovi arrivi di cui la Dyna Wide Glide e la Fat Boy Special sono due degne rappresentanti che interpretano sicuramente due modi differenti di intendere e vivere il mondo Harley.
HARLEY GROSSE, MA DIVERSE Differenti per spirito e filosofia, queste due moto condividono le migliorie tecniche che Harley ha introdotto quest’anno sui motori della serie "grossa". Migliorie soprattutto alla trasmissione che riceve un nuovo ingranaggio della quinta a denti elicoidali che elimina del tutto il fastidioso sibilo che caratterizzava le moto fino ad oggi quando si innestava questo rapporto.



STRETCHATA
Di sicuro la più "selvaggia" tra le due è la Dyna che torna in gamma e riporta in auge il chopper nella sua essenza più pura. Appoggiata sui suoi 1715 mm di interasse, la Dyna punta forte ovviamente sull’effetto scenico, tanto che è quasi irrinunciabile la colorazione fiammeggiante affiancata a quella classica nera. Gommone generoso da 180 al posteriore e "gommetta" smilza all’anteriore con cerchio da 21 pollici, cerchi a raggi e forcella inclinatissima (ben 34%) con steli da ben 49 mm fanno pensare a qualcosa di non molto agile sullo stretto.

SELLA RASOTERRA
In compenso le Dyna in America sono le moto preferite dalle Harleyste perché tra i loro pregi hanno la sella rasoterra: solo 680 mm così che i 295 kg alla fine sono gestibili da tutti. Naturalmente parlare di finiture qui è perfettamente inutile, chi consoce Harley sa bene che verniciature e cromatura sono il loro punto di eccellenza, in più la Dyna si fa notare per il manubrio Drag Bar con cablaggio integrato, tradotto: in giro non ci sono cavi o fili a parte quello della frizione.



GIÙ DI SELLA, GAMBE AVANTI
Lo ammetto, questo non è il mio genere di moto non fosse altro per la mia conformazione fisica poco propensa a raggiungere comandi così lontani. Per cui, per me, la posizione allungatissima in avanti della Dyna non è proprio il massimo. Tuttavia questa moto sorprende per come sia agile alle basse andature. Nonostante il peso e la forcella "sdraiata" la Wide Glide si lascia condurre con disinvoltura anche a velocità da parata (che poi è quella normale negli States) mostrandosi equilibrata e piacevole.

SU I TALLONI
L’angolo di piega è quello che è, e la curiosità è che, se esagerate, la prima cosa che tocca l’asfalto sono i… talloni. La grande differenza di sezione tra gli pneumatici alla fine non si sente più di tanto, piuttosto a indurre ad un andamento tranquillo è il freno anteriore, con un singolo disco che francamente ha il suo bel daffare per fermare la mole della Dyna. Ma del resto non si può nemmeno pretendere molto di più vista la sezione del pneumatico anteriore.



TANTA COPPIA, POCHI GIRI
Il bicilindrico è sempre lui, agitato nel telaio quando è al minimo, pacato quando si va in giro, ha naturalmente nell’erogazione della coppia il suo punto di forza e volendo spinge anche con un certo brio. Da segnalare che, finalmente il fastidioso sibilo della quinta, prima presente in ogni Harley, è scomparso. Chi avrà da dire è di sicuro il passeggero, "accomodato" (si fa per dire) su uno strapuntino di sella davvero piccolo e con una maniglia per appigliarsi la cui sezione andrebbe bene per le mani di un bambino. Ma le donne degli Harleysti si sa, non sono certo nuove a queste "prove d’amore".



GROSSA, DI NOME E DI FAT..
Se la Dyna punta grosso sulla sua snellezza, la Fat Boy, a partire dal nome stesso, vuole invece essere molto più "corposa". In effetti questa versione special fa davvero la sua figura. Ennesimo elemento della gamma "dark" di Harley-Davidson, gioca alla grande sulla alternanza tra il nero (lucido o opaco) e l’alluminio satinato che di fatto le regalano una presenza scenica davvero notevole. Per lei gomme extra large (200 al posteriore, 140 all’anteriore) piazzate su cerchi lenticolari che non fanno che aumentare il senso di opulenza.

MOTORE B
Il motore (in versione B, ovvero montato rigidamente nel telaio e con il contralbero come su tutte le softail) in questo caso offre 125 Nm di coppia a 3500 giri e come tutti i V2 della serie "grande" adotta il nuovo ingranaggio della quinta a denti elicoidali. Colorazioni a parte, le differenze con la Fat Boy normale sarebbero nell’altezza da terra. La Special avrebbe sospensioni ribassate, ma usiamo il condizionale perché questo accade solo sul modello statunitense. Quella destinata ai "piegatori" europei ha, infatti, sospensioni normali. Per capire il perché basta guidarne una fino alla prima rotonda (meglio ancora sulle belle strade delle Hills Mountains dove le abbiamo provate noi).



PIEGA ZERO
Nonostante le "gommone" la Fat Boy ha una ciclistica davvero ottima, ma le pedane molto larghe limitano la luce a terra a pochi gradi prima che il metallo si vada a consumare sull’asfalto con contorno di concerto "metal" figuriamoci come potrebbe essere con le sospensioni ancora più basse... Peccato perché l’equilibrio dinamico della moto è davvero notevole e permetterebbe anche di divertirsi un po’. Lo ammetto, la Fat Boy mi ha conquistato perché ha una posizione di guida decisamente azzeccata (e più adatta a uno della mia taglia), perché si siede in basso (sella a 680 mm) con braccia e gambe posizionate in modo molto rilassato. Non sono un estimatore del motore "B", che trovo sempre un po’ più ruvido (e rumoroso meccanicamente a causa dei trascinamenti dovuti al contralbero) nell’erogare la potenza rispetto a quello montato elasticamente, però sulla Fat Boy non mi è dispiaciuto affatto.

VOGLIO DUE DISCHI
Unico appunto;se fosse mia, mi adopererei per montare un secondo disco anteriore, non tanto per la potenza frenante che è adeguata quanto per la dissimmetria della frenata. Ok, forse il secondo disco toglierebbe un po’ di fascino all’estetica ma di sicuro si annullerebbe quell’evidente svergolamento della forcella in frenata che caratterizza la Fat Boy con il monodisco, di fatto l’unico neo che mi sento di attribuirle.

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