giovedì 29 luglio 2010

Il fascino dell'autogrill.



Non so perchè mi sono sempre piaciuti gli autogrill.
Quando viaggiavo con i miei, mi piacevano. Mi piacevano i panini anche se tutti se ne lamentavano; rustichella, mediterraneo, bufalino...
Ed ero un po' affascinato anche da tutti quei dolci, in confezioni che non si trovano spesso in commercio. C'era il barattolo di Nutella da 5 kg; un sogno di bambino che da grande poi alla fine ho realizzato. E dolci e biscotti al ciococlato, e caramelle, liquirizie, bevande.
Poi c'erano anche salumi, formaggi di tutti i tipi... e mi sono sempre domandato chi mai avrebbe acquistato un salume o un formaggio in autogrill.
Avrei desiderato anche mangiare al ristorante, ma i miei per risparmiare non ci facevano mai mangiare al tavolo. Forse è per questo che da grande poi, viaggiando per lavoro, mi sono ritrovato a mangiarci spesso. Con piacere.







Per anni me ne vergognavo un po'. Non so perchè ma non confessavo questa mia strana preferenza.

Poi sono cresciuto e ho scoperto che anche i più banali desideri sono degni di considerazione. Del resto, mi sono detto, c'è gente che ama i francobolli, che fa collezione di lattine, che collezione sassi... insomma la gente ha i desideri più strani. Allora perché mi devo vergognare?

Ecco. Da grande quindi ho dato libero sfogo a questo mio strano desiderio.




Talvolta parto all'ora di pranzo, inforco la moto, e faccio una corsa in superstrada (oppure una lenta passeggiata,a seconda del mio umore), e mi fermo in autogrill a mangiare un panino. E questa è la mia pausa pranzo.
La rustichella, il bufalino, il mediterraneo... panini entrati oramai nel linguaggio del viaggiatore.
Ho scoperto poi da qualche tempo la catena Sarni. Li i panini sono ottimi. Grandi fette di mozzarella, ottimo prosciutto o salame, la pizza buona. Anche il ristorante è buono, con quelle abbonadanti porzioni di patate al forno, quelle insalate, quelle carni alla pizziola.

Ci sono andato sempre più spesso.

E piano piano mi sono accorto del perchè, in fondo, l'autogrill ha un suo fascino.
E' un luogo in movimento, con gente che va e viene di continuo.
E' un luogo che sa di viaggio, e quando mangi guardando le auto che corrono, le moto, i camion, ti senti un po' viaggiatore anche tu, anche se in realtà mi sono fatto solo 30 Km all'andata e altrettanti al ritorno. E pregusto i primi assaggi della mia vacanza estiva in moto. E mi sento un po' in vacanza.
Mentre mi guardo la gente sempre diversa, i camionisti che non sai se invidiarli perchè viaggiano sempre, o commiserarli per la vita in fondo dura che fanno.
Solo il personale di servizio è sempre uguale, e talvolta penso che in una vita precedente dovevo lavorare in una locanda di sosta per viaggiatori perchè mi sento attirato da questo lavoro senza sapere perchè.
Chissà... forse nel far west gestivo una locanda; forse in tempi più recenti ho lavorato in un bar o ristorante su una strada.
Mi piacciono quelle vetrate da cui si vede la strada e le auto che scorrono.
Mi piacciono questi tavoli uguali e impersonali, il personale gentile, la luce che c'è all'interno. Ma soprattutto mi piacciono le auto e le moto che scorrono. Quella sensazione unica che solo il viaggio sà darti; la sensazione di andare alla ricerca di qualcosa, la sensazione che il bello deve ancora arrivare, che c'è qualcosa da scoprire dientro l'angolo anche se, in fondo, l'unico viaggio che conta davvero è quello dentro noi stessi. E il viaggio ci affascina tanto perchè non è che la rappresentazione del viaggio dentro noi stessi, alla scoperta del mistero della vita.
Un mistero che è dentro un autogrill come in cima all'Everest.
Poi, più semplicemente, l'autogrill è una scusa per farsi un giro in moto e avere una meta; per me ogni scusa è buona.

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