lunedì 24 agosto 2009

Moto Guzzi Griso 1200



Da: Motorsport

Moto Guzzi del 2007 esprimono la dinamicità di un marchio leggendario, proponendo personalità e stile inconfondibile. Oggi si scopre la Griso 8 V, poderosa e potente 1.200.


Incastonato nel possente telaio della Griso ecco un nuovo e poderoso motore: progettato nel rispetto di una tradizione quarantennale, il bicilindrico trasversale a V di 90°, introduce la distribuzione monoalbero a camme in testa, che comanda, per mezzo di silenziose catene morse, 4 valvole per cilindro. E’ questa un’evoluzione decisiva nello sviluppo del già evoluto motore da 1200 cc, che raggiunge ora ben 110cv a 9500 giri, con una coppia massima di 11 kgm.



Vellutato e muscoloso Su strada emerge chiaramente la sportività della Griso 8 V, non estrema ma sposata con l’indole turistica e da potente GT.
A tutto scarico Fa bella mostra di sé e non ammette di passare inosservato il grandissimo impianto di scarico, con un terminale del design tutto originale con doppia uscita elicoidale.
Fascinosa Esteticamente la Griso 8 V è stata sottoposta ad una sobria personalizzazione che integra particolari stilistici, come la nuova sella e i fianchetti rastremati, con una dotazione tecnica d’assoluto pregio. E’ il caso del nuovo sistema frenante Brembo, formato da preziose pinze radiali P4/34 che agiscono su dischi flottanti wave da Ø 320mm.
Impostazione sportiva In sella è immediata la percezione di una posizione di guida sportiva, ottenuta attraverso un nuovo rapporto manubrio, sella e pedane, tutte parti inedite e progettate per restituire al pilota la massima sensibilità di guida.
Biposto La sella in particolare, per la sua foggia biposto, esalta la vista posteriore, creando l’illusione di una coda rialzata monoposto che in realtà offre un confortevole spazio per il passeggero.

Da: Moto. it
http://www.moto.it/provemoto/prova6645.asp

Dettagli da autentica fuoriserie per la Griso Special Edition, che sfoggia le ruote a raggi e un motore ricco di cavalli. Costa 13.770 EuroBig block a V di 90°Il design della Griso ha fatto scuola, portando una ventata di novità – e di grinta – dalle parti di Mandello del Lario. Linea bassa e allungata, collettori di scarico monstre, avantreno da superbike e poi lui, il massiccio e muscoloso bicilindrico a V di 90° con 4 valvole per cilindro (da cui deriva la sigla 8V): sono questi i connotati della Griso standard.
E, se non bastava tanto ben di Dio, ci hanno pensato i tecnici della Guzzi a rincarare la dose, presentando l’opulenta Special Edition. È facile distinguerla nel panorama delle maxi naked. In primis per la colorazione Tenni, un verde satinato estremamente elegante che, insieme alla sella con cuciture a vista, fa tanto fuoriserie. E poi ci sono le magnifiche ruote a raggi, che adottano il canale nero e pneumatici tubeless di larga sezione (120/70-17 e 180/55-17, rispettivamente all’avantreno e al retrotreno).Scendendo nel particolare, scopriamo che la Griso 8V SE ha il copri cruscotto nero e le pedane di tipo sportivo.
La dotazione tecnica non cambia
Rispetto alla conosciuta Griso non cambiano il motore e il telaio (che sulla SE è nero).
Il bicilindrico di 1.151 cc vanta il raffreddamento misto ad aria e olio (quest’ultimo tiene basse le temperature delle teste), è alimentato dall’iniezione elettronica Magneti Marelli con diffusori da 50 mm e sfodera due bicipiti grossi così: 110 cavalli a 7.500 giri/min e 108 Nm a 6.400 giri/min.Il cambio ha 6 rapporti, che trasmettono il movimento alla ruota posteriore per mezzo del Cardano Reattivo Compatto (CA.R.C.) che anche sulla Griso 8V SE mette in luce un ottimo comportamento dinamico.
Decisamente solido e sovradimensionato si presenta il telaio in acciaio a doppio trave superiore. Le sue quote sono votate alla massima stabilità di marcia, come dimostrano l’inclinazione di 26° del cannotto di sterzo e l’interasse di ben 1.544 mm.La sella, posta a soli 800 mm da terra, rende semplice manovrare i 222 kg a secco della Griso 8V SE, a cui vanno aggiunti i 16,7 litri di carburante.
La forcella ha steli rovesciati da 43 mm di diametro ed è completamente regolabile, al pari del monoammortizzatore che lavora per mezzo di un cinematismo progressivo e ha un’escursione utile di 110 mm (120 per la forcella).Moto Guzzi ha fatto le cose per bene anche a livello di impianto frenante. L’avantreno esibisce una coppia di dischi Wave da 320 mm di diametro, su cui agiscono le pinze a 4 pistoncini ad attacco radiale. Dietro lavora un disco da 282 mm con pinza a 2 pistoncini.Docile e potenteLa Griso 8V SE rivela un mondo di emozioni tutto suo, forte di una personalità assai distante da quanto offre oggi la concorrenza.La seduta, bassa e lunga, ricorda le moto di qualche anno fa; regala un buon controllo della moto, ma di contro può affaticare il pilota a causa del carico che grava sui polsi.Un rapido check dell’iniezione elettronica e il big twin prende corpo, con una voce chiara e possente allo stesso tempo. La strumentazione è completa di tutte le informazioni utili e vanta una buona leggibilità, che peggiora solamente quando lasciamo il sole alle nostre spalle.
Il cambio ha innesti “maschi”, tanto precisi quanto decisi in fase di inserimento; la frizione ha uno stacco puntuale e sopporta bene gli strapazzi, mentre il carico sulla leva non è dei più contenuti: altrimenti che muscle bike sarebbe?
Il bicilindrico trasversale di quasi 1.200 centimetri cubici ha carattere da vendere. Parte sornione e raggiunge in un attimo i 5.000 giri/min, regime a cui corrisponde un deciso impulso che ci porta rapidi al regime di potenza massima. L’allungo non è infinito, ma basta cambiare rapporto per essere proiettati con forza verso velocità impegnative. La Griso 8V SE raggiunge infatti i 230 km/h.
Piuttosto impacciata nel traffico capitolino dell’ora di punta, dove le sospensioni sportive faticano a copiare le sconnessioni e i sampietrini “ribelli”, la nuda di Mandello guadagna punti preziosi sui percorsi guidati.
Non velocissima nei cambi di direzione, la Griso 8V SE vanta una stabilità di assoluto valore ed è sempre facile e sincera nello scendere in piega. Nasce sulle sponde del Lago di Como e proprio le dolci curve tipiche del Lario sono il terreno dove questa specialissima Griso mette in mostra le sue migliori qualità, grazie anche all’impianto frenante esente da difetti. Disponibile nella sola colorazione Tenni, costa 13.770 Euro.PregiEstetica e finiture – Tenuta di strada - FrenataDifettiAgilità ridotta


Paolo Sardi da Virgilio motori.

A una decina di mesi dalla sua apparizione al Salone di Milano, la Griso 1200 8V diventa finalmente realtà. Rivista e corretta nella posizione di guida, entra in listino a 12.950 euro e in due colorazioni: nero e bianco perlato.

SCUSATE IL RITARDO
La più potente Moto Guzzi mai prodotta in serie. Basta questa frase lapidaria a inquadrare esattamente il ruolo della nuova Griso 1200 a otto valvole nella ripresa della casa di Mandello del Lario. Si tratta di una moto fondamentale per l’immagine dell’Aquila, che incarna il rinnovamento tecnico e stilistico in atto e che ha quindi una sola colpa: arrivare un po’ in ritardo rispetto alla stagionalità del mercato, quando le vendite hanno iniziato a calare.
DA CIMA A FONDO
Gli appassionati della Guzzi – e non solo loro – capiranno: a dispetto del fatto che in listino ci sia già un altro modello con motore 1100, il bicilindrico che spinge la Griso 8V è nuovo per circa oltre il 75% dei componenti. La sua realizzazione ha quindi richiesto un lavoro di progettazione, sviluppo e messa a punto lungo e impegnativo. I pezzi inediti sono 563, compresi il basamento, i pistoni stampati Asso e l’albero motore, che risulta irrigidito del 55% rispetto a quello della 1100.
ALETTE D’AQUILA
La distribuzione è monoalbero comandata da una catena Morse, con le valvole dotate di steli da soli 5 mm di diametro e richiamate da molle coniche. A far respirare i cilindri a pieni polmoni provvedono un corpo farfallato da 50 mm, iniettori Marelli e uno scarico dotato di un terminale con doppia uscita elicoidale. A rinfrescare le idee ci sono invece un sistema di raffreddamento aria-olio e una nuova alettatura dei cilindri particolarmente fitta. Al momento di tirare le somme, si trovano oltre 110 cv a 7.500 giri con un picco di coppia di 108 Nm abbondanti a 6.400 giri.
IN INCOGNITO
Se il motore non fa molto per mascherare il fatto di essere nuovo, con un’esclusiva verniciatura nera, altre peculiarità della Griso 8V sono più nascoste. Su questa versione gli ingegneri sono intervenuti per modificare la triangolazione manubrio-pedane-sella che aveva destato qualche perplessità sulla prima 1100. Armati di lente d’ingrandimento si può notare la forma diversa dei fianchetti o l’occhio clinico può cadere anche sul tubo più stretto e a sua volta nero del manubrio. Tuttavia per apprezzare appieno le novità il sistema migliore è salire in sella e farsi un giro.
PASSO LUNGO
La nuova posizione di guida è più raccolta e fa sentire il pilota inserito meglio nella moto. Ce n’è abbastanza per ispirare un maggior senso di confidenza, anche se, con un interasse di 1.554 mm, la maneggevolezza nel traffico e nelle curve più strette non è ancora ai livelli della miglior concorrenza. Il rovescio della medaglia è rappresentato da un comportamento molto tondo e omogeneo quando le curve si fanno più veloci, per merito anche dell’eccellente lavoro svolto dalla sospensione posteriore con lo schema CA.R.C., sigla che sta per cardano reattivo compatto.
A TUTTA FORZA
Chi ha ben poco da invidiare ai rivali diretti è il nuovo Quattrovalvole. Il V2 di Mandello si avvia lesto, scuotendosi un po’ come un Terranova uscito dall’acqua. Al minimo il suo tono di voce è molto civile e urbano e una volta in movimento si dimostra docile e regolare. Già a 2.000 giri l’erogazione è pulita e permette di riprendere senza strappi anche in sesta. La progressione è regolare fino ai 5.500 giri. Da qui in poi la Griso cambia carattere e tira fuori gli artigli, scagliando la lancetta del contagiri ben al di sopra dei 7.500 giri indicati per la potenza massima. Anche l’allungo è entusiasmante e l’intervento del limitatore, tarato un migliaio di giri più in alto, sembra quasi prematuro.

IN SCIOLTEZZA Arrivare a tanto non ha comunque molto senso. E’ preferibile sfruttare le eccellenti doti del cambio, rapido, preciso e silenzioso, per tenere il motore a regimi intermedi e approfittare del suo gran tiro per viaggiare spediti in tutto relax. L’ultima nota di merito va ai nuovi freni a margherita da 320 mm lavorati da pinze radiali Brembo, che assicurano sempre un buon feeling anche quando si pinza con decisione.

I commenti degli utenti dal sito Motorbox
Ciao gente, l'ho provata anch'io e appena accesa e fatte le prime curve... beh si è stampigliato un sorrisino che si è spento solo quando ho dovuto staccare il culo dalla sella. Leggere e onesta sempre col motore sempre pronto. Gran bella moto... infatti mi sa tanto che all'inizio del nuovo anno me la prenderò! Ciao Max Lamp
----------------------
Ragazzi l'ho provata per 50 minuti su un percorso misto ieri...........maremma bona che ghiottoneria!!!!!! Pazzesca!!!!!mi son divertito da morire!!! Un tiro fantastico!!e bella in modo esagerato. Un mio amico che ha la Griso 1100 è rimasto folgorato da questa nuova v8........mamma mia che ghiottoneria!!!!!
-----------------------


Prova su strada da: Infomotori.
Moto Guzzi Griso 8V - Test Ride.
Parlare di Guzzi e' parlare di moto. Il nome evoca immediatamente l'immagine di strade polverose con pazzi scriteriati che ci correvano per vincere targhe o coppe, viene subito in mente, insomma, l'essenza della moto, gli albori del motociclismo.
Lo sanno bene le migliaia di persone (l'anno scorso erano 15000) che sono accorsi sul lago di Como per le Giornate Mondiali Guzzi, Il megaraduno dei Guzzisti, ma lo sanno anche altre migliaia di persone nel mondo.
Prima di dare il via ai festeggiamenti, la Moto Guzzi ha voluto presentare alla stampa specializzata ed ad infomotori.com l'evoluzione della Griso, il suo cuore tutto nuovo.

L'80% di nuovi progetti per realizzarla
La linea non e' cambiata molto, ma per questo nuovo modello sono state appositamente progettati e realizzati nuovi componenti e nuove soluzioni, partendo proprio dalle "critiche" mosse al mezzo dalla stampa di settore che chiedeva piu' cavalli, piu' sportivita' nella posizione di guida e un allungo maggiore.
Siamo cosi' arrivati a vedere un motore bicilindrico a V di 90gradi con 4 valvole per cilindro, 110 CV e una coppia massima di 108 Nm a 6400 giri. Il motore, in particolare, e' stato studiato nei minimi dettagli, dalla distribuzione con asse a camme in testa, a pistoni di nuova forma forgiati appositamente per ottimizzare le dinamiche dei fluidi nella camera di combustione. Insomma un grande sforzo ingegneristico per questa bestiolina da 222 Kg.
Ma nuovi sono anche lo scarico, il basamento del motore, il sistema di alimentazione, il sistema di raffreddamento e le valvole stesse. Questo solo per quel che riguarda il motore, ma anche il resto e' stato migliorato di conseguenza. L'impianto frenante prevede 2 dischi flottanti a margherita da 320 mm con pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini davanti e un disco da 282 mm con pinza flottante dietro, entrambi, neanche a dirlo, con tubi in treccia metallica. Davanti spiccano le bellissime forcelle rovesciate completamente regolabili, da 43 mm., mentre nascosto sotto, discreto ma efficiente, lavora un mono-ammortizzatore a gas completamente regolabile anch'esso. La tipica marmitta della Moto Guzzi Griso e' stata resa ancor piu' cattiva sdoppiandola. La sella e' stata rimodellata per essere piu' sportiva e il manubrio per essere piu' comodo: sara' disponibile a 12950 euro (c.i.m.) da ottobre nel semplice color nero o nel ricercato bianco lunare; insomma la moto c'e', e' pronta. Ora bisogna solo vedere come va'.
Facciamola girare!
Ci sarebbe piaciuto saltare in moto all'aquila Guzzi e riportarla nel suo nido a Mandello, passando tra strade alberate e viste di laghi, con poche macchine, dove puoi vedere come reagisce ad una frenata brusca senza essere tamponato, l'avremmo voluta vedere volare negli ambienti di montagna per cui e' stata progettata e non vederla "girare in tondo" sulla periferia milanese, ma, purtroppo il test ride si e' svolto in un habitat non ideale per una muscolosa 1200, ma tanto e' bastato per notare alcune cose.
Cominciamo a salirci e dobbiamo dare la prima cattiva notizia agli "estremisti" di taglia. Chi e' troppo alto, infatti, rischia di trovarsi a poggiare le ginocchia sulle testate del motore, cosa che quando si scaldano non e' poi cosi' piacevole, a meno che non stiate traversando la Siberia. Per chi invece e' al di sotto del metro e settanta la difficolta' e' nel toccare a terra. Diamo subito anche l'altra cattiva notizia: sulla Griso non potete lasciare niente, e per niente intendo: niente! Sotto la sella non troverete neanche un centimetro dove mettere un bloccadisco o una torcetta, ma neanche un pacchetto di fazzoletti, mentre nella sella stessa c'e' una tasca che contiene un piccolo kit d'attrezzi e forse trovano spazio anche libretto e assicurazione, ma di questa solo il tagliando. Non ci soffermiamo appunto su queste piccolezze e inseriamo la chiave affinche' la moto produca due effetti: un suono meraviglioso e la "coppia di rovesciamento", inevitabile su motori con questa architettura (praticamente la coppia di rovesciamento e' il fatto che moto con motore boxer o con motore a V trasversale, tendano ad oscillare longitudinalmente a causa dell'azione del volano).
Una volta partiti e fatta abitudine a queste oscillazioni, la moto va' che un piacere ai bassi regimi, basta poco gas che il contagiri salta su e si raggiunge il limitatore. Si inserisce bene in curva e la ripresa non manca, mentre le sospensioni lavorano bene e la forcella risponde eccellentemente alle asperita' o alle frenate molto potenti, il tutto coronato dal vero fiore all'occhiello della Griso: il cambio! E' quanto di piu' morbido e preciso si possa trovare su una moto di serie, basta una piccola pressione e scatta da una marcia all'altra o in folle senza intoppi, incertezze e senza "risputare" la marcia anche quando la si inserisce svogliatamente.
La Griso, in definitiva, nonostante l'ampio sterzo che le consente di muoversi bene in citta', e' una moto che sembra promettere maggiore divertimento sulle strade extraurbane un po' tortuose, dove si possono apprezzare le sue caratteristiche migliori, sia di performance che di comodita' per entrambi i passeggeri e di facilita' di guida.








Nessun commento: