lunedì 21 dicembre 2009

Le cose più belle stanno in equilibrio


Tempo fa scrissi il post "essere motociclisti è una situazione emotiva".

http://customharleydavidson.blogspot.com/2009/07/essere-motociclista-e-una-situazione.html

Un lettore ha fatto un suo commento, talmente carino che merita un post a parte.
Eccolo



Bravo Paolo! Bravissimo!

Io ho quasi quarant’anni anni e sono “motociclista dentro” da quando ne avevo meno di quattordici, o forse prima.
Ogni giorno mettevo da parte le mille lire che mio padre mi dava per la colazione al bar e calcolavo quanto mi mancava per materializzare il mio sogno.
I soldi che racimolavo erano pochi e una volta, per sentirmi più vicino all’acquisto, mi comprai un casco usato … che non ho mai usato!
Di mese in mese, sulle riviste, cambiavo la mia moto preferita.
Poi per l’università, cambiai città, e mi presi una due ruote usata … senza motore. Una bici. Mi divertivo.



Il tempo passava ma non la sensazione d’essere “motociclista”.

Due anni e mezzo fa, con l’avvicinarsi del primo anno di asilo del mio primo figlio nacque, in famiglia, l’esigenza di un secondo mezzo. Avevamo solo una vecchia utilitaria di seconda mano ma non volevo spendere soldi per una seconda auto.
Capii allora che era venuto il momento.
Mia moglie era assolutamente contraria e irremovibile. Così un giorno le dissi: “Cara, ti devi rassegnare. Io la moto prima o poi me la compro. È solo una questione di tempo!”.

E così fu!
Per ora ho solo uno scooterone ma continuo a sognare.
Sogno una moto che quando l’accendi i tuoi vicini di casa cascano giù dal letto.
Una moto che quando stai per arrivare a casa ti sentono a distanza.
Una moto che quando vai a lavorare sei già contento.
Una moto che la gente per strada si gira.
Una moto che quando sei arrivato e scendi, stai un po’ a guardarla prima di andare.

A volte decido di passare alle quattro ruote. Ma dura poco.
E continuo ad andare in moto quando fa freddo, piove e tira vento.
Continuo ad andare in moto nonostante mia moglie mi dica “oggi prendi la macchina che a me non serve …”.
Continuo ad andare in moto anche se i miei colleghi, quando è brutto tempo, mi guardano sorpresi dicendo: “Anche oggi in moto?”
Continuo ad andare in moto anche dopo essermi spaventato perché un’auto mi ha tagliato la strada.
E continuo a girarmi quando sento un bel rombo, per vedere se ne ho riconosciuto la casa.
Continuo a mettermi dietro ai motociclisti, quelle poche volte che vado in macchina, per vederli andare.
E continuo a fare tutte queste cose strane e incomprensibili per chi motociclista non è.

Concludo con una frase di una canzone di Jovanotti (Punto): "le cose più belle stanno in equilibrio".

Piuma
.
.
.------------------------------------------------------------------------------
Grazie del commento Piuma. Solo una cosa. Non comprare una moto che tutti si girano a guardarla. Compra una moto che ti giri a guardarla tu. Ed è sufficiente.
Ho avuto moto che nessuno si girava a guardare. Ma le guardavo io, ed era sufficiente.
E fai spesso il giro dei meccanici e dei concessionari. Talvolta si trovano moto stupende a 1000 euro o poco più. Vecchie Honda 400 four che oggi nessuno vuole più ma che danno molte soddisfazioni; vecchie BMW che basta che gli rifai le valvole e sono come nuove, o vecchie custom usate pochissimo, che brillano ancora come nuove.

Nessun commento: