domenica 2 agosto 2009

Honda VT 1300 CX


Dal sito del sole 24 ore




Pensi ai chopper – quelle moto "dalle lunghe forcelle" come le chiamano gli amanti del genere – e pensi a Henry Fonda e Jack Nicholson che cavalcano le loro moto nel film "Esay Rider": libertà, fantasia e anticonformismo condensate in un paio di quintali di acciaio. Per questo, Honda prima di lanciare la VT1300CX in Europa, l'ha presentata negli Usa, patria dei chopper, con il nome di Fury, con una campagna pubblicitaria imponente che ha ottenuto un ottimo riscontro. Dal prossimo gennaio 2010, la vedremo anche dai nostri concessionari, in due colori, blu o nera. La ciclistica è la chiave per capire la nuova Honda, in particolare due dati: 32°, l'inclinazione della forcella, e 1.805 mm, l'interasse, davvero notevole, che rende la VT1300CX una delle moto più lunghe in commercio (la mastodontica Honda Goldwing da 417 kg in ordine di marcia misura "solo" 1.690 mm). La linea, così allungata, è semplice e pulita: il nuovo telaio tubolare è in acciaio ad alta resistenza, i cerchi e il forcellone sono in alluminio, il freno anteriore a disco singolo misura ben 336 mm (il posteriore è da 296 mm); ben nascosto il mono, regolabile nel ritorno e nel precarico (35 posizioni), che "lavora" su un'imponente gomma posteriore da 200. I chilogrammi non mancano (303 in ordine di marcia), ma come d'abitudine su queste moto, dovrebbero essere facilmente gestibili grazie alla sella "rasoterra", alta solo 678 mm. Il motore promette coppia a profusione: il bicilindrico da 1.312 cc a V di 52° raffreddato a liquido ha un albero motore a perno di biella singolo, doppi contralberi e una nuova alimentazione a iniezione elettronica. Il radiatore – insolito su una moto del genere – è "pudicamente" nascosto nella parte inferiore del telaio, mentre il manicotto superiore del radiatore è celato sotto la testata del cilindro anteriore. Il cambio è a cinque rapporti; la trasmissione a cardano elimina la manutenzione periodica richiesta dalla catena. Per il suo nuovo "1300" Honda preannuncia poi comsumi decisamente contenuti, intorno ai 20 km/l durante il normale utilizzo, che dovrebbero rendere sopportabile la scarsa capienza del bel serbatoio a goccia (12,8 litri). Naturalmente, il rumore dello scarico è fondamentale in un chopper, ma gli ingegneri Honda promettono un rombo adeguato.
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Dal sito Motorbox
Arriva anche in Europa la custom "estrema" di Honda. Una Chopper di serie base perfetta per i preparatori. Motore V2 da 1312 cc. Esteticamente identica alla Fury americana, si differenzia invece per qualche "misura".
SBARCO IN EUROPA
Negli USA si chiama Fury ed è arrivata in veste definitiva dopo una campagna teaser degna di una star. La chopperona Honda adesso però si appresta a sbarcare anche in Europa portando con sé tutto il suo carico di fascino. Una moto atipica, certamente, soprattutto perché a costruirla è Honda, una casa che non ha certo tradizione in questo genere di mezzi. La VT 1300 CX, quindi ha tutte le carte in regola per piacere agli amanti delle custom un po’ estreme, sua concorrente ideale è la Harley-Davidson Rocker.
1300 A INIEZIONE
Il motore è un V2 di 52° (tipica architettura Honda) da 1.312 cc a tre valvole per cilindro alimentato a iniezione elettronica (con un corpo farfallato da 38 mm) e con cambio a 5 rapporti e trasmissione ad albero. La potenza è di 42,5 kW (57,8 cv) a 4250 giri con una coppia max di 107 Nm a soli 2250 giri. Il raffreddamento è a liquido, anche se il tutto è occultato in modo eccellente (il radiatore è sottilissimo e inserito tra i tubi del telaio in modo quasi invisibile, il manicotto superiore si nasconde sotto la testata del cilindro anteriore). Tutto nella norma, quindi, anche se già che c’erano in Honda potevano esagerare montando il V2 1800 che già fu della VTX.
LUNGHEZZA RECORD
In compenso è la ciclistica ad essere piuttosto estrema, a fare da contrasto con un posteriore finto hardtail (il mono lavora ben nascosto), la forcella da 45 mm è lunghissima, e anche inclinata da paura, anche se, guardando i dati tecnici (andate su www.honda.com per conferma) la VT 1300 CX dichiara quote meno estreme della sorella d’oltreoceano che denuncia 38° di inclinazione (un record!) e 1.809 mm di interasse. Sulla versione europea l’interasse si ferma (per modo di dire) a 1.805 e l’inclinazione della forcella a un più "prosaico" 32°. Evidentemente le curve europee mal si sposavano con le dimensioni della Fury, o ci sono omologazioni differenti?
SELLA RASOTERRA
A parte questo le moto sono uguali quasi in tutto, l’altezza della sella è a soli 678 mm da terra, e la differenza tra le sezioni degli pneumatici è più che abbondante visto che il posteriore è un paffuto 200/50-18 e l'anteriore uno smilzo 90/90-21. Chiudono il quadro ciclistico i freni, con un disco anteriore da 336 mm e un posteriore da 296 mm.
BEVE POCO
Il peso in ordine di marcia è di 247 kg. Il lunghissimo serbatoio sulla VT 1300 CX è, in realtà, tutt'altro che una cisterna, la capacità arriva a sfiorare i 13 litri (12,8 per l’esattezza), non moltissimi, ma almeno adeguati ad offrire una percorrenza decente, visto che la VT 1300 CX promette un consumo medio di 20 km/l. Due saranno i colori disponibili, Graphite Black e Glint Blue Wave Metallic.

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