venerdì 31 luglio 2009

Kawasaki VN 900

Tratto dal sito: motociclismo.

http://www.motociclismo.it/edisport/moto/MotoCiclismoR2.nsf/gd/Kawasaki-VN900-Classic-1-Com-e


Milano, un sabato d’estate. Nel garage di Motociclismo c'è una moto per fuggire dall’afa. E' l'ultima novità nel campo delle cruiser marchiata Kawasaki. Costa 7.990 euro A guardarla appare una maxi, lunga e opulenta. E' un classico del genere Cruiser: serbatoio gigantesco, gomme panciute (130/90-16 davanti e 180/70-15 dietro) avvolte da parafanghi e il twin che sembra più grande dei 903 cc dichiarati. La fitta alettatura fa pensare al raffreddamento ad aria, ma tra le travi frontali del telaio c’è il radiatore che fuga subito ogni perplessità. Al distributore scopriamo che il maxi serbatoio è grande solo nella forma: la capacità è infatti di soli 18 litri, tuttavia più che sufficienti a superare i 250 km di autonomia. Il bicilindrico non si è rivelato particolarmente assetato nel corso della nostra prova. In autostrada non è difficile coprire 20 km con un litro di verde, mentre su percorsi extraurbani, senza forzare il ritmo, ci si attesta a circa 18 km/l. L’essenziale strumentazione, sul dorso del serbatoio in tipico stile yankee, non ha il contagiri, ma con gli strumenti del nostro Centro Prove abbiamo rilevato che già a 1.500 giri si può spalancare il gas ricevere una spinta progressiva fino al limitatore, posto a 7.000 giri. Tra le novità spiccano il freno posteriore a disco da 270 mm ø (al posto del tamburo) e la trasmissione finale a cinghia. La frenata sull'anteriore è molto modulabile, ma non brilla per potenza: appena sufficiente a rallentare i 267 kg rilevati. Migliora invece rispetto al passato il freno posteriore, persino esagerato in certi frangenti. Sulla cinghia, invece, niente da dire: è una bella trovata perché è silenziosa, morbida e praticamente priva di manutenzione. Stile Cruiser, insomma, ma senza mani sporche di grasso.

Come va
La sella è alta solo 690 mm da terra e poggiare i piedi nelle manovre da fermo è un gioco La VN900 è più maneggevole del previsto anche in città. Fermi tra le auto sotto il sole spegniamo il motore, ma la ventola del radiatore parte ugualmente, investendo le gambe con una folata d’aria incandescente. Lo slalom tra le auto è difficoltoso per via dell’interasse chilometrico: ben 1.650 mm. Per godere della generosa coppia non serve tirare le marce. Nella prima fase di apertura del gas si dispone già di una sostanziosa “schiena”. Se poi si vogliono sfogare tutti i 45,17 CV di cui è capace il motore prende giri abbastanza rapidamente. In autostrada la VN900 viaggia spedita e regge senza problemi medie elevate. Chi invece non resiste è il pilota: appena raggiunti i 130 km/h indicati deve fare i conti con la pressione dell’aria che lo investe in pieno. Abbandonata (finalmente!) l’autostrada comincia il vero godimento e incontriamo strade che sembrano disegnate apposta per la VN900: brevi rettilinei e morbide curve si alternano all’approssimarsi delle montagne. Anche il caldo ha allentato la sua morsa. I primi tornanti ci portano a inclinare la moto e - come previsto - le ampie pedane avanzate, comode nella guida “soft”, toccano presto in piega.


Tratto dal sito Due ruote 3.10.2007

Motore gustoso, ciclistica efficace, un'immagine da maxi ed un invidiabile equilibrio generale: la cruiser di Akahsi a queste doti affianca anche un interessante prezzo d'acquisto
Peso e maneggevolezza da media, immagine e prestazioni da maxi. Se volete una cruiser d'impatto ma non troppo impegnativa per guida e costi di gestione, forse la Kawasaki VN 900 Classic fa al caso vostro.Le armi per conquistare gli appassionati guida rilassata e delle cruiser in genere le ha tutte: linea classica, tanta coppia, una valida ciclistica ed un'immagine che a prima vista fa pensare ad un mezzo ben più pretenzioso (e costoso…). Il tutto ad un prezzo assolutamente abbordabile, specie si ci si riferisce alle sue possibili omologhe "made in USA". I 7.990 euro richiesti rappresentano infatti una cifra assolutamente competitiva che a fronte di una spesa paragonabile a quella della sua più diretta concorrente (la Honda VT750 Shadow Spirit, in vendita a 7.900 euro) offre una moto comoda anche sui medi percorsi, con prestazioni validissime per la categoria e soprattutto ben realizzata.Certo, qualcosa si è dovuto sacrificare per arrivare a tanto: se infatti non c'è molto da obiettare in tema di assemblaggio, di qualità delle cromature e sulla validità effettiva della componentistica impiegata, resta il fatto che tanta plastica fa comunque notare la sua presenza, specie sul largo quadro strumenti inserito nel serbatoio, per contro abbastanza completo in materia di informazioni. Sono infatti presenti un grosso tachimetro analogico, il contachilometri digitale, l'indicatore del livello carburante, la spie della riserva e della pressione dell'olio e le tre canoniche spie di servizio (indicatori di direzione, abbagliante e folle). Inoltre anche particolari come ad esempio le frecce, gli specchietti, i comandi a pedale, i fregi sul serbatoio e i risers del manubrio tradiscono una certa impostazione "economica".Mancano insomma tutti quei tocchi sfiziosi che sono di casa sulle realizzazioni a stelle e strisce e il risultato è che alla voce "appeal" la VN 900 alla fine non vada molto più in là del classico, seppur meritato, sette più.Ma a fronte di questi particolari "rivedibili", che del resto lasciano ampio spazio al gusto di personalizzare la moto tipico del mondo custom, è la sostanza a dare un'ottima impressione generale: a piacere soprattutto è il bicilindrico a V di 903 cc. raffreddato a liquido, con quattro valvole per cilindro, l'iniezione elettronica ed una omologazione euro 3 che si ottiene grazie ai catalizzatori presenti nell'impianto di scarico e i sensori dell'ossigeno su ogni cilindro. Silenziosissimo, pronto all'avviamento ed estremamente regolare, distribuisce i pochi cavalli che sviluppa con morbidezza e permette alla cruiser di Akashi di muoversi agevolmente e di riprendere con facilità da ogni regime. L'immagine classica, oltre che dal design e dalle cromature, è assicurata dal telaio, finto-rigido come finte sono le alette di raffreddamento sul motore. Alla voce "comodità" invece segnaliamo un dignitoso vano sottosella ed un piccolo alloggiamento sotto il fianchetto laterale
Su strada
Bassotta” sulle gomme ciccione, si rivela amichevole fin dai primi metri grazie al valido equilibrio generale che la contraddistingue. Forse è questa la caratteristica principale della VN 900, una cruiser piacevole in ogni condizione di utilizzo grazie a prestazioni garbate e ad una complessiva facilità d’uso.Da fermo il notevole peso e i volumi extra large di questa moto si fanno sentire, in marcia si attenuano grandemente grazie anche alla corretta taratura delle sospensioni che offrono una risposta sempre omogenea e prevedibile a patto di tenere sempre in conto il DNA di questa cruiser.Tutto sommato l’unica cosa che richiede un minimo di attenzione è la risposta dell’avantreno, che lungi dall’offrire una prestazione non all’altezza, a causa delle sue geometrie chiede di essere gestito con fluidità ed un minimo di anticipo nell’affrontare le curve.Una volta prese le misure la VN 900 si rivela stabile fin quasi alle massime andature e nei trasferimenti più rapidi, tipo quelli autostradali, si fa apprezzare per la precisione con cui si possono affrontare curve e curvoni a gas aperto, senza che si inneschino sensibili (e indesiderate…) variazioni di assetto. A completare il quadro positivo aiuta sicuramente la scelta della larga gommatura anteriore che permette di offrire all’avantreno una piacevole sensazione di appoggio e solidità.Questa cruiser è dunque un’ottima compagna di gite: il motore risponde con vigore ed estrema regolarità fin dai regimi più bassi ed offre una prestazione apprezzabile anche in allungo, quando magari si desidera completare un sorpasso senza per forza innestare il rapporto superiore. Se la cava bene anche nelle svolte più lente e sui tornanti, dove è facile scendere in piega fino a grattare le pedane e trovarsi a pensare che se solo fossero un po’ più alte si potrebbe tranquillamente osare di più.La seduta è comoda grazie alla sella larga ed alle pedane montate elasticamente, solo la posizione un po’ alta delle braccia dovuta al lungo manubrio può risultare affaticante dopo un pomeriggio in viaggio. Discretamente comodo, per la categoria, anche il passeggero, che però dopo un pomeriggio in sella avrà sicuramente più di un motivo per lamentarsi. A non convincere del tutto è il reparto trasmissione: il cambio è rumoroso, ha un’ escursione eccessivamente lunga e secondo noi offre una rapportatura poco indovinata, con una prima ed una quinta troppo corte che non permettono di sfruttare appieno l’ottima erogazione del bicilindrico.Morbida ed abbastanza resistente la frizione, che soffre solo se pesantemente sfruttata (in montagna, in salita e col passeggero…), promossa invece la trasmissione a cinghia, che ancora una volta si rivela una soluzione perfetta per i proprietari pigri, perché non ha bisogno di manutenzione, non sporca, dura tanto e assorbe gli eventuali strattoni del grosso motore.“Giusti” ma senza lode i freni, che vanno sempre usati in coppia e tirando la leva con progressione ma anche con un certo vigore. I consumi sono molto volubili, ma senza esagerare col gas si possono raggiungere facilmente medie anche nell’ordine di 16/17 km litro. A tener d’occhio la sete del bicilindrico di Akashi non aiuta però l’indicatore del livello del carburante che sul nostro esemplare si è rivelato completamente inutile data la sua precisione pressoché nulla. A serbatoio pieno la lancetta si posiziona a poco più di metà scala per poi muoversi secondo criteri noti solo a lei. Meglio affidarsi alla spia della riserva. Ma forse è questo l’unico vero appunto che abbiamo potuto rilevare su questa Kawasaki, che dopo tanti chilometri ci lascia la positiva impressione di essere soprattutto una cruiser di sostanza, fatta ovviamente per piacere all’occhio ma che non delude (anzi!) chi poi in moto ci andrà davvero senza limitarsi al classico giro al bar.

Su strada da il meglio di sè nel misto medio, dove oltre alle doti ciclistiche piace per l'erogazione dolce e corposa

Le opinioni degli utenti del sito Motorbox
ciao a tutti! ho una vn900 da pochi mesi, gran moto! ho solo un problema: il cambio, soprattutto fra 1° e 2° e fra 2° e 3° gratta, strappa, fa rumore... avete presente quel fastidioso "stack, crack" dei principianti?... solo che io sono 25 anni che guido moto con le marce e non mi è mai successo. Avete qualche consiglio? grazie e un lampeggio a tutti

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DA CONSIGLIARE, A CHI VUOLE AFFIDABILITA', CONSUMI RIDOTTI MEDIA 20 KM/L, AD UN PREZZO OTTIMO E DIREI FUORI DAL MUCCHIO, SONO SODDISFATTO E GLI ACCESSORI SI TROVANO E LA MOTO è COMODISSIMA X LUNGHI VIAGGI. 50 CV SONO SUFFICENTI X VIAGGIARE E LA MOTO USANDOLA IN MONTAGNA è AGILE.
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Ho la VN 900 classic da marzo di quest'anno e dopo 2400 KM ho perso la targa con tutto il portatarga si si e' rotto. Visto che ho letto di tanti altri casi non si e' ancora provveduto ad una modifica robusta? Il costo di una nuova immatricolazione a chi aspetta? Spero proprio non al proprietario. Ciao
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fanale che vibra, cinghia che fa rumore,targa che si perde per strada, galeggiante benzina rotto,e dire dhe la moto e nuova, Vendetela se potete.
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questa kawa 900 e affidabilissima.e anche ben costruita.hanno indovinato la linea.e poi le jap vanno veramente bene.ho un amico che ha comprato le versione della 900 con i cerchi a raggi e soddisfattissimo.
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E' il motore, pastoso e regolare, ad essere protagonista su questa cruiser


Il sito degli appassionati della VN
http://www.vroc.it/


Impressioni di guida tratte dal forum Motoclub, scritte dall'utente Marauder
Come tutte le custom-cruiser, ha un aspetto vistoso, esteticamente si avvicina alle sorelline di grossa cilindrata, quindi un mezzo dal design davvero riuscito, curate le finiture dove troviamo metallo pesante e cromature di qualità su tutta la moto, ma anche plastica (non si può avere tutto dalla vita), non ci sono cavi in vista e le verniciature sono perfette. Stupendo è il cambio a bilanciere che non rovina le scarpe. Lo scarico ha il taglio a fetta di salame. Le ruote sono a raggi e montano dei pneumatici panciuti. Una gran bella moto per spostamenti di medio e lungo raggio. Passando al lato motoristico ci troviamo davanti ad un corposo V2 900 tecnicamente moderno, raffreddato a liquido, quattro valvole per cilindro, iniezione elettronica con omologazione euro 3. I 55 cavalli sono adeguati, non sono pochi ma neanche troppi, avrei preferito qualche cavallo in più. La cavallerie è ben distribuita su tutto l’arco della curva di potenza e, dell’utilizzo che facciamo noi customisti delle moto, va più che bene. Il suo regno sono le strade statali e quelle di montagna, ma non disdegna neanche le autostrade. Ha un motore brillante e tra le curve si dimostra stabile e precisa, non sembra neanche una custom. La coppia è buona e permette di caricare il mezzo senza subire notevole calo di prestazioni, di affrontare salite impegnative senza problemi e di viaggiare per la maggior parte del tempo con la quinta inserita. L’impianto frenante è tra i migliori che si possano trovare in questa categoria: un bel disco davanti e un disco dietro danno una notevole sensazione di sicurezza, grazie ad una frenata progressiva. Si frena maggiormente con il disco anteriore e con un minimo del freno posteriore, ma per fermare i 260 kg di moto sarebbero preferibili due bei dischi davanti. Le sospensioni sono abbastanza rigide. I consumi sono molto volubili, si va dai 18 km/l ai 10 km/l senza nemmeno maltrattarla troppo.La trasmissione a cinghia è una soluzione perfetta per i proprietari pigri, perché non ha bisogno di manutenzione, non sporca, dura tanto e assorbe gli eventuali strattoni del grosso motore. La posizione di guida è comodissima (io sono alto circa 170cm), il sellone può contenere anche un bel culone, le braccia non risentono minimamente di stanchezza anche dopo ore di guida, solamente la schiena ne risente un po’, ma è un difetto di tutte le custom. I comandi sono morbidi e difficilmente stancano. La prima volta che l’ho guidata ero impaurito dalle dimensioni e dal peso, ma subito dopo sono rimasto impressionato dalla sua facilità di guida grazie al baricentro davvero basso che aiuta nella manovrabilità in movimento, però non chiedetele di fare miracoli nel traffico della città a causa della lunghezza e del suo manubrio largo. In curva il ruotone anteriore assicura stabilità e infonda fiducia. Il 900 si dimostra agile nonostante le misure e non disgusta le pieghe rispetto a molte rivali, ma è meglio non esagerare perché si rischia di grattare le ampie pedane, rivestite in gomma antiscivolo. In autostrada la guida risulta sempre rilassata; l’unico inconveniente è il vento che si fa pressante, ma il tutto si potrebbe risolvere con un bel paravento. Nei percorsi misti è, per il mio avviso, grandiosa, perché il motore è sempre pronto e la moto è abbastanza agile. Insomma un mulo di motore, con qualche vibrazione leggera sulle pedane superati i 110 km/h circa. Lo spazio sulla VN non manca: la passeggera se ne sta comoda sulla sella ben imbottita che filtra anche un bel po’ di colpi e, se ha le tettone come la mia, voi godrete sicuramente. Necessaria è la spalliera per non perdere il vostro passeggero dopo una bella sgasata. Un consiglio è quello di evitare i parcheggi in zone di ghiaia e con il muso rivolto verso il muro o il marciapiede, per evitare sforzi disumani (almeno per me a causa della mia piccola statura) per rigirarla nel verso giusto per la partenza. Che dire, mamma Kawasaki, forse, senza rendersene conto, ha sfornato un bel mezzo con un buon rapporto qualità/prezzo rispetto alle concorrenti. É di sicuro una moto che durerà a lungo e non farà venire voglia di cambiarla tanto presto.


La scheda tecnica di Motociclismo.
LA SCHEDA Motore: a 4 tempi, bicilindrico a V, alesaggio per corsa 88x74,2 mm, cilindrata 903 cc, rapporto di compressione 9,5:1, distribuzione a singolo albero a camme in testa con comando a catena, 4 valvole per cilindro, lubrificazione a carter umido, raffreddamento a liquido, potenza max 54 CV (40 kW) a 6.000 giri, coppia max 8,4 kgm (82 Nm) a 3.500 giri. Alimentazione: iniezione elettronica, diametro dei corpi farfallati 34 mm; capacità serbatoio carburante 20 litri compresa la riserva. Cambio: a 5 marce Telaio: a doppia culla in acciaio; inclinazione cannotto di sterzo 32°, avancorsa 164 mm. Ruote: cerchi a raggi, anteriore 3,00x16”, posteriore 4,50x15”; pneumatici, anteriore 130/90-16, posteriore 180/70-15. Freni: anteriore a singolo disco da 300 mm con pinza a 2 pistoncini; posteriore a disco da 270 mm con pinza a 2 pistoncini. Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2.465, larghezza 1.005, altezza 1.065, interasse 1.645, altezza sella 680, peso a vuoto 253 kg. Dati anagrafici costruttore: Kawasaki Heavy Industries Ltd, Kawasaki Cho, Akashi, Giappone. Importatore: Kawasaki Italia, via Anna Kulishov 35, 20152 Milano, tel. 02-412821, fax 02-48370616. Gamma colori: nero, rosso. Garanzia: 2 anni estensibile con formula Garanzia Plus. Prezzo: 7.990 euro chiavi in mano.




11 commenti:

Anonimo ha detto...

Per l'amico che lamenta un cambio rumoroso ! che olio usi? per caso hai messo un olio totalmente sintetico? se la risposta è si allora hai fatto un errore , l'olio consigliato è un semisintetico di buona qualità (tipo silcolene)
gradazione 10w40 per l'inverno e 10w50 estate . Avevo anche io questo problema e cambiando olio si è risolto all'80% saluti e.... buoni kilometri

Anonimo ha detto...

ragazzi, la vn900 per me é grandissima...anzi la migliore custom gap ....e per chi non ha tante pretese e soldi da spendere per i marchi.....sicuramente superiore alle americane!!! vi assicuro, la moto si fa notare e vale per qualità, consumi e prezzo! io godo solo a guardarla....e quando sono in sella ...é molto difficile scendere!
la consiglio a tutti e poi la serie 2010 ha anche il cavalletto, tappo olio e quarnizioni cromate di serie!

buona vn900 a tutti!!!

Anonimo ha detto...

ottima moto, veramente prodotto giapponese riuscito ....e sicuramente concorrenziale con le altre custom!

Anonimo ha detto...

moto facile da guidare, ....grande stile e presenza. non credevo fosse tanto docile e maneggevole!! veramente ottima compagna di viaggio.
peccato che non fanno tanti colori, credo che bianco perla risaltano maggiormente le marmittone.

Anonimo ha detto...

Roberto da Trento
Mi sono dovuto ricredere...all'inizio ero entusiasto!! ma poi sono venute le sorprese! 2 mesi dopo l'acquisto e contestualmente al richiamo della Kawasaki che segnalava possibile perdita da un tubo della benzina con pericolo INCENDIO E SCOPPIO, mi si presentava il problema, credo a causa delle vibrazioni, perdeva benzina non dal tubo ma dalla tenuta della flangia del galleggiante. Moto ferma per 5 mesi in attesa del perito,dicono che mi sostituiscono il serbatoio, ma l'anno dopo il problema anche se in lieve entità si ripresenta. Cambiamo guarnizione ..staccano il tubo del troppo pieno ma il problema resta sempre!! Il fatto è che io la moto la utilizzavo solo 3 mesi all'anno Giugno,luglio e agosto, pertanto tra un viaggio ed una rappezzatura passava un'altro anno!! Magicamente al 3° anno la perdita è diventata eccessiva!! e la concessionaria dove ho dovuto lasciare la moto impossibilitata a proseguire mi dice che c'è una cricca nella saldatura della flangia della tenuta. Non ci vuole un ingegnere per capire che è un difetto di conformità e non d'usura..eppure Kawasaki Italia ha fatto spallucce. Non può neanche essere saldato!! va sostituito € 800!! Kawasaki complimenti!!! Non hai perso solo 1 cliente...

Anonimo ha detto...

ragazzi, lasciate stare,...non vi fate incantare dai grossi marchi, che stanno facendo pubblicità al solo fine di vendere le moto giapponesi (...sono tutte made in giappone) con marchi di prestigio...io ho una bellissima, comodissima, cromatissima, lucidissima, grande grande grande vn900....ho avuto altre moto (honda bmw) ed alla fine ho avuto la fortuna di provare la vn900|! amore al primo km,...stracciate ogni dubbio la vn900 è una moto che ti porta ad un solo grido....STRADA AVANTI...OGNI META é AVVENTURA...E CREDETEMI, ANCHE DA FERMA LA MOTO RICHIAMA L'ATTENZIONE DI TUTTI, ...io sono innamorato di questo gioiello giapponese!
buona vn900 a tutti!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

dimenticavo,....posso dare un voto nella massima sicurezza ..da uno a dieci.....LA MOTO E' 100% OK su tutto!

Unknown ha detto...

Franco: e' gia' la seconda vn 900 che possiedo,credetemi padrona della strada,fidatissima compagna di viaggio,persino mia moglie si e' innamorata della comodita' di viaggio,l'unica cosa che posso contestare??? All'anteriore servirebbe un doppi freno a disco,per il resto tutto ok!!

Unknown ha detto...

Grande moto per me unico difetto è quando la metto in moto mi rimane accelerata per il resto tutto ok

Unknown ha detto...

Grande moto per me unico difetto è quando la metto in moto mi rimane accelerata per il resto tutto ok

Unknown ha detto...

Appena presa, del 2014, dopo ducati e triumph quindi assetato di coppia.
Che dire, stile, ciclistica, handling, coppia golosa e robustezza nell'assemblaggio, valgono fino all'ultimo euro speso.
Una moto versatile, la uso per lavoro, per viaggiare e per andare al bar con gli amici.
Unica pecca, qualche plastica di troppo, ma a queste cifre è comprensibile.
Nel complesso la guidabilitá dissimula dimensioni e peso e l'aspetto massiccio non lascia sospetti a scelte componentistiche tal volta discutibili.